Nei terreni la cui litologia non ha permesso lo sviluppo e l’adattamento di cavità naturali, si sono viceversa prodotti ambienti artificiali: ricoveri, grotte, camminamenti, gallerie; è questo il caso di Torre del Greco. Un’attenta attività di campo ha evidenziato un elevata presenza di accessi al sottosuolo. Tali punti sono ubicati, per la maggior parte, nel centro storico della città. Ad oggi sono stati individuati oltre 45 punti di accesso al sottosuolo e non tutti sono stati ancora ispezionati. La città di Torre del Greco dal 1631 ad oggi è stata interessata da varie eruzioni. Una delle più rilevanti è stata quella del 1794, caratterizzata da un fiume di lava che ha attraversato tutta la città lasciando vari segni del suo passaggio nelle distruzioni di vari complessi monumentali. Il Monumento simbolo di questa eruzione è senz’altro il Campanile della Basilica Pontificia di S. Croce.
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