Fino al IX secolo, in quest'area, si trovava un cimitero paleocristiano dove, si venerava il corpo di san Severo, vissuto tra il IV ed il V secolo. Nel 1573, fu deciso di valorizzarla con la realizzazione di una chiesa e convento da dedicare al santo. A metà del Seicento, furono ampliati sotto la direzione di Dionisio Lazzari - uno dei più valenti allievi di Cosimo Fanzago - che, eseguì delle vere e proprie operazioni di scavo, della vicina collina, rendendo così ben visibile dalle strade retrostanti, l'alta cupola della chiesa.All'interno colpisce l’altare maggiore con la tavola di Teodoro d’Errico. L’opera raffigura la Madonna col Bambino e i santi Severo, Francesco, Antonio e Ludovico da Tolosa. Inoltre si segnala nei pressi della sacrestia, la Confraternita dei Bianchi di Sant'Antonio, dove si possono ammirare eleganti stucchi e dipinti di Andrea Vaccaro, Giacinto Diano e Luca Giordano.In questi spazi ricevette i primi insegnamenti musicali Domenico Cimarosa.
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