L'ingresso all'unico cubicolo per ora visitabile di quelle che erano delle catacombe in età tradoantica, è dall'ultima cappella a sinistra per chi entra.Discesi pochi gradini, si riconosce subito l'arcosolium centrale con l'affresco raffigurante un giovane dignitario, affiancato probabilmente a sinistra, dalla coppia dei Santi Pietro e Gennaro e a destra, dai Santi Paolo e Severo. Molto interessante è una parte dell'affresco all'estradosso di ciò che resta dell'arcosolium laterale. Si tratta di San Protasio a conferma di un culto che, assieme a quello di san Gervasio, arrivò a Napoli, grazie all’amicizia che san Severo aveva con sant'Ambrogio di Milano. All'arcosolium della parete opposta invece, è presente è la Croce gemmata purtroppo mutila nella parte inferiore; tuttavia, ai lati, si riconoscono i martiri puteolani Eutichete e Acuzio, compagni di martirio di san Gennaro. Per i soggetti rappresentati, è molto ptrobabile che l'ambiente un tempo appartenesse ad una ricca famiglia aristocratica cristiana.
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