Della trecentesca chiesa, fondata con il titolo di Sant’Antoniello ai Vergini, restano solo dei resti nella parte sottostante. Si tratta di alcune strutture gotiche e di brani di affreschi di scuola giottesca, scoperti negli anni Trenta del secolo passato.La storia moderna, nasce invece nel 1616, quando vi si trasferì un gruppo di ex prostitute convertite e per questo, intitolata a Santa Maria Succurre Miseris. Su iniziativa del marchese Vincenzo Magnati, nel corso del XVIII secolo, fu costruita l’attuale chiesa, affidando la direzione dei lavori a Ferdinando Sanfelice. La facciata presenta un disegno molto sinuoso; mentre l’interno, è basato su un impianto quadrato, smussato agli angoli. I lavori di costruzione, procedettero molto lentamente, a causa delle difficoltà economiche, che portarono alla rinuncia delle soluzioni formulate dal Sanfelice. All'interno, si potevano ammirare i dipinti di Teodoro d’Errico e Marco Pino, oggi in deposito.
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