Il Parco del Poggio, grazie alla collocazione, si apre con la veduta quasi completa del Vesuvio: 172 metri sul livello del mare. Realizzato tra il novembre del 1998 ed il marzo 2001, grazie al lavoro di un team di architetti, agronomi e storici, copre un'estensione, di 40000 mq., che va dall'ingresso di viale Poggio di Capodimonte e termina in corrispondenza dell'autostrada A56: la prima tangenziale d'Italia. È uno dei parchi più attrezzati della città ma anche più interessanti, sia per la ricca flora (magnolie, oleandri, pino mugo, mirto, palma della Virgen, ligustro cinese, pioppo, corbezzoli, olivi, pini e lecci), che per la fauna (fringuello, taccola, codirosso spazzacamino e merlo). A metà di questo parco, nei pressi dell'ingresso Scudillo, è presente - a pochi centimetri dal suolo, in un tratto tufaceo di terrazzamento - una nicchietta arcuata, con una sbiadita decorazione rossa ai bordi, che lascia supporre a ciò che resta di un colombario romano: una tomba con piccoli fori, dove deporre le ceneri dei morti. Infatti non molto distante, fino al 1965, si trovava il Mausoleo della Conocchia per l'originaria architettura a forma di cono.
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