La statua raffigura la dea che maliziosamente si volge per ammirare la perfetta linea della parte posteriore del proprio corpo: infatti ha il capo girato all’indietro sulla spalla destra, mentre il braccio sinistro alzato trattiene i lembi del chitone. “Callipige” significa letteralmente “dal bel sedere”, e rimanda all’erronea identificazione del tipo con una statua che sappiamo creata nel II sec. a.C. ed esposta a Siracusa; in realtà l’iconografia è nota già dalla metà del IV sec. a.C., mentre l’originale di questa statua deve farsi risalire a circa due secoli dopo. Dopo il ritrovamento, fu restaurata dall’Albacini, cui si devono la testa e altre parti.
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