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  • Chiesa San Pietro a Maiella

  • Piazza Luigi Miraglia, 392, 80134 Napoli NA

Chiesa San Pietro a Maiella

La chiesa sorge tra gli ultima anni del XIII sec e i primi del XIV, per volontà di Carlo II d'Angiò, affidando l’opera al maestro di corte, Giovanni Pipino da Barletta. Fu dedicata a Pietro Angeleri del Morrone eremita sulla Maiella, divenuto papa Celestino V e canonizzato nel 1313. Per questo motivo si scelse  il nome di San Pietro a Majella, in ricordo del periodo in cui il santo viveva da eremita sulla Majella. Grazie alle oblazioni di re Roberto e Andrea d'Ungheria, tra il 1319 e 1341, vi furono diversi restauri. Nel 1508, la facciata, in origine allineata col campanile, venne spostata in avanti; rimaneggitata ancora nel XVI secolo, poi, l’interno fu adeguato ai gusti del tempo, con l’aggiunta di decorazioni in stile barocco con stucchi e marmi. Tra il 1888 e il 1927 le venne restituita la forma gotica originaria. Sul fianco sinistro, il bel campanile in stile trecentensco realizzato in tufo e piperno, presenta una struttura classica, diviso in tre ordini e culminante con una cuspide, e venne inserito all’interno della prima arcata della navata sinistra. Tra il secondo e il terzo piano, vennero inseriti gli stemmi di papa Celestino V. Nel 1799 il convento cessò la sua funzione “religiosa” e, dal 1826, fu destinato ad accogliere il Conservatorio di San Pietro a Majella

L'interno in tre navate, divise da archi gotici con cappelle, transetto e cappelle laterali. Il soffitto della navata centrale, a cassettoni, e quello del transetto presentano dipinti di Mattia preti, realizzati tra il 1657 e il 1659, raffiguranti storie di vita di Celestino V e di santa Caterina d’Alessandria. ’altare maggiore, disegnato da Cosimo Fanzago nel XVII secolo, si trova al di là di una balaustra in marmi colorati.

Sulla parete di fondo è posta la tomba di Pipino da Barletta, architetto della chiesa e i monumenti sepolcrali della famiglia Petra, questi ultimi opera di Lorenzo Vaccaro.

 

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