L'espansione sulle colline ad occidente della città di Napoli, avvenne più tardi rispetto alle altre zone fuori le mura. Lo sviluppo edilizio cominciò lungo l'Infrascata, quella che dal XVI secolo in poi per garantire il collegamento con la nuova zona residenziale, si apriva letteralmente tra la "frasche", cioè attraverso la ricca vegetazione che contrtaddistingueva l'attuale salita di via Salvator Rosa e via Imbriani, fino all'Arenella e al Vomero.
Il quartiere del Vomero, sorse alla fine del XIX secolo, attorno alle struttura già esistenti di Castel Sant'Elmo e la Certosa di San Martino e la villa della Floridiana.
Importanti le ville del Vomero in cui hanno risieduto da Giovanno Pontano, nel 1472, a Eduardo Scarpetta, con la sua villa "Santarella", passando da Giambattista Della Porta a Giacinto Gigante.
Lo sviluppo disordinato dell'edilizia degli anni successivi, ha distrutto parte di questi meravigliosi itinerari liberty, che caratterizzavano l'intero quartiere, lasciandone alcuni piccoli esempi, che hanno reso ancor più caratteristico l'incontro improvvisi con piccoli gioielli affacciati su panorami mozzafiato, tra palazzi di cemento armato.
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